La tipologia e le proprietà delle Acque Termali

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acque_termaliLe proprietà delle Acque Termali sono da sempre comunemente note per l’efficacia delle naturali proprietà curative e per il loro potere riabilitante in determinate terapie. Già Ippocrate nel suo Corpus Hippocraticum, il primo trattato per eccellenza nella storia della medicina, aveva argomentato scientificamente le proprietà delle acque termali soffermandosi sui caratteri chimici e organolettici, i problemi igienici, gli effetti del bagno caldo e freddo sul corpo umano ad eccezione delle azioni terapeutiche legate ai vari tipi di acque termali. Nonostante ciò, era già risaputo dalla popolazione, ad esempio, che le acque sulfuree erano in grado di alleviare i dolori muscolari ed articolari, nonché di curare alcune patologie dermatologiche.




Tipologicamente le acque termali sono all’incirca una decina e si possono classificare come segue:

  • Acque minerali – La loro assunzione quotidiana fornisce il quantativo di minerali di cui l’organismo necessita. A seconda della quantità di sali minerali queste acque si suddividono in minimamente mineralizzate, oligominerali, mediominerali e ricche di sali minerali.
  • Acque oligominerali – Contengono una bassa percentuale di sali minerali. L’assunzione regolare favorisce il processo di diuresi, lo smaltimento di liquidi e scorie in eccesso, la dilatazione delle vie escretrici: tutti fattori che permettono di facilitare l’eliminazione dei calcoli e contrastare l’iperuricemia.
  • Acque salse o cloruro-sodiche – Contengono molto cloro e sodio. Si impiegano nella preparazione di bibite, curano disturbi dell’apparato digerente e sono usate nelle strutture termali per curare le più comuni patologie delle vie respiratorie come bronchite, sinusite, faringite e otite
  • Acque sulfuree – Contengono acido solfidrico, hanno molte proprietà terapeutiche e si possono assumere sia internamente (in forma di bevande, aerosol e altro) che esternamente (fanghi termali, bagni e altro).
  • Acque arsenicali ferruginose – Contengono ferro, arsenico, rame, zinco e litio. Possono essere impiegate sia per via orale per combattere carenze nutritive dovute a problemi di anemia (specie nella prima infanzia), sia negli stabilimenti termali in terapie idropiniche, inalatorie, fanghi per curare la pelle; inoltre, contrastano problemi legati alla tiroide e nevriti.
  • Acque bicabornate – Costituiscono la tipologia di acqua più presente in natura. Sono particolarmente indicate per gli sportivi in quanto aiutano a recuperare i sali minerali, agiscono sui disturbi dell’apparato digerente e della diuresi (sia eccessiva che carente), sulle affezioni croniche dello stomaco ed in più equilibrano la produzione di bile. Il loro uso è impiegato anche in terapie idropiniche, bagni docce e irrigazioni.
  • Acque solfate – Contengono una grande quantità di zolfo e al pari di quelle bicabornate curano varie problematiche legate all’apparato digerente, ma è necessario chiedere il parere del medico in caso di pregresse ulcere o calcoli. Il loro uso viene impiegato nei centri termali per contrastare patologie delle vie respiratorie (sinusite, otite, asma bronchiale, faringite e laringite) e sono l’ideale per combattere la colite spastica in quanto facilitano l’assorbimento delle sostanze nutritive.
  • Acque carboniche – Contengono una quantità di anidride carbonica che varia a seconda della concentrazione (leggera, media, forte e acidula). Il loro uso nelle stazioni termali permette di avere molti benefici all’apparato respiratorio e cardiovascolare. I bagni carbogassosi migliorano anche il sistema venoso e arterioso, contrastano il ristagno cellulare e i vari disturbi della digestione.
  • Acque radioattive – Alcuni elementi naturali di queste acque hanno varie proprietà radioattive tra cui uranio, radon, radio, attinio. Un’alta concentrazione di queste proprietà è tossica per l’organismo, ma se rimane ad un basso livello risulta molto benefica. L’uso delle acque radioattive negli stabilimenti termali risale già agli anni Settanta e sono utili grazie ai loro effetti analgesici sul sistema nervoso, contrastano l’asma allergica e danno  benefici all’apparato genitale femminile.
  • Acque salso bromo iodiche – Sono le cosiddette “acque di mare” in quanto il salso, il bromo e lo iodio sono sostanze presenti in prossimità del mare. Nei centri termali vengono impiegate in terapie vascolari, ginecologia e otorinolaringoiatria; hanno un potere antinfiammatorio e di difesa sul sistema immunitario, apportano vantaggi all’apparato genitale femminile e vanno ad alleviare disturbi motori come ad esempio il problema di lesioni muscolari.

Ma quali sono i meccanismi di azione delle proprietà delle Acque Termali? Anche in questo caso si può fare un’altra classificazione:

  • Azione specifica generale
  • Azione aspecifica generale
  • Azione specifica locale
  • Azione aspecifica locale

thermal_waterPer azione specifica si intende quella propria di ogni acqua termale, ovvero un’azione che dipende esclusivamente dalla composizione chimica dell’acqua in questione. L’azione aspecifica, invece, è quella che riguarda tutti i tipi di acqua termale in quanto si riferisce al tipo di applicazione che viene scelto; infatti, il mezzo idrominerale può essere utilizzato in tre forme diverse: forma liquida (bagno, irrigazione, bibita), forma gassosa (vapore, insufflazione, humage), forma solida o semisolida (fango).  L’azione generale consiste nella risposta del nostro organismo al trattamento ed infine l’azione locale consiste nella risposta che un determinato organo del corpo dà al trattamento anche se fa delle eccezioni senza differenziarsi da quella generale: ad esempio, l’antroterapia (grotte vaporose), che ha un’azione completa su tutto il corpo, può dare sollievo ad un particolare organo sofferente; oppure, la fangoterapia, che è indirizzata ad un arto specifico, è in grado di produrre un beneficiopiù ampio grazie all’aumento del volume del sangue.

CONTINUA – Le principali terme naturali in Italia

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